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CAMMINI d'AFRICA

CULTURA VIVA

       

Lo stato di Bahia è quello in cui è maggiore la presenza dei discendenti degli schiavi africani. Questa significante presenza ha fatto in modo che Salvador fosse considerata la "Roma Negra" (Roma Nera), come è successo a Roma con la religione cattolica, e Meca con la religione islamica.


STORIA
Anche se non appare con frequenza nei libri di storia del Brasile (soltanto per la schiavitù) la cultura afro-brasiliana generò personaggi a seguito dei movimenti di independenza, repubblicani e di abolizione della schiavitú. La Rivolta dos Malês (famosa rivolta dei musulmani), scoppiata a Salvador nel 1835, é un esempio di questa presenza politica degli afro-baiani. Merita ancora piú riconoscimento per il suo fondamentale contributo alla formazione culturale, all'agricultura, alla costruzione di Brasile e al fronte di guerra contro il Paraguai.


MUSEI
Afro-Brasileiro
Pça. 15 de Novembro, s/n - Antiga Faculdade de Medicina - Terreiro de Jesus - Centro Histórico - Tel: 321 0383 - Apertura: Dal Lunedí al Venerdí, dalle h.9.00 alle h.17.00

Casa das Coisas Antigas / Ilê Ohun Lai Lai
Estrada de São Gonçalo do Retiro, s/n. Tel: 384 6800 - Apertura: dal Lunedì al Venerdí, dalle h.8.00 alle h.17.00

Memorial Mãe Menininha do Gantois
Alto do Gantois, 23 - Tel: 336 9594 - Apertura: dal martedì al venerdí, dalle h.10.00 alle h.12.00 e dalle h.13.00 alle h.17.00; il sabato dalle h.9:30 alle h.13:30

Museu da Cidade
Largo do Pelourinho, 03 - Pelourinho - Tel: 321 1967 - Apertura: dal lunedì al venerdì dalle h.9.00 alle h.18.00 (chiuso martedí); il sabato dalle h.13.00 alle h.17.00; la domenica dalle h.9.00 alle h.13.00


RELIGIONE
Le religioni africane, in Brasile, si misurarono inizialmente fra le proprie (iorubás + ewes + fons + bantos + altre nazioni), assorbendo elementi dalle culture native e di popoli colonizzatori, queste religioni sono chiamate oggi Canbomblé.
Nel Candomblé di Bahia si distinguono le "nazioni" de keto (di radice iorubá), jeje (di radice ewe / fon), angola e congo (di radice banto) e il candomblé-de-cabloco dove è costante la presenza di un dio supremo e di semi che si pongono come intermediari fra il dio supremo e gli uomini.
Il Culto antico, ha come obbiettivo l'adorazione degli orixás, spiriti della natura che provengono dagli elementi terra, fuoco, acqua e aria. Sono dei guerrieri, protettori della caccia, della maternità, re e regioni d'Africa e altri , che vivono nei cuori dei suoi discendenti. Questi spiriti sono venerati in cerimonie segrete e in feste di ciclo annuale, dedicate ad ogniuno di loro (ogni terreiro ha le sue date), che sono aperte ai suoi seguaci. Ci sono anche sessioni individuali, nelle quali la ialorixá o babalorixá (madre o padre di santo) consultano l'oracolo del ifá.

              

Nelle feste, uomini da una parte e donne da un'altra, i filhos-de-santo (filgli di santo) e adepti alla religioni ballano vestendo abiti dai colori caratteristici, sentendo il suono dei atabaques (strumento musicale tipico) entrano in un'altra dimensione e incorporano spiriti dei orixás.
Il piú antico terreiro di candomblé di Bahia é conosciuto come Engenho Velho o Casa Branca. Da questo terreno, si originarono due case, ancora oggi molto importanti: il Gantois e il Axé Opô Afojá, a partire dai quali furono creati molti altri in ogni parte di Salvador e delle principali cittá della regione del Recôncavo Baiano.
Oggi non é necessario essere adepto al candomblé per vestirsi di bianco il venerdí. Questa é una tradizione a Bahia, in omaggio all'orixá Oxalá, che nel sicretismo con la religione cattolica è rappresentato come il Senhor do Bonfim. Molte altre abitudini portate da questa religione africana, fanno parte del quotidiano dei baiani, di tutte le razze e livelli sociali.


FESTA DA BOA MORTE - "Festa da Buona Morte"
Ritratto vivo della fede e del sicretismo, la Festa de Nossa Senhora da Boa Morte - uno dei più tradizionali manifesti afro baiano - é festeggiata nella seconda metà di agosto, a Cachoeira (città del Recôncavo Baiano). É sistemata dall'Irmandade da Boa Morte, creata dalle schiave alforriadas che guadagnarono la libertá nel 1823 ed è mantenuta fino a oggi esclusivamente dalle donne.
Le sorelle si dedicarono corpo e anima alla devozione di Nossa Senhora e considerano la realizzazione della festa un obbligo che deve essere compiuto ogni anno, per ripagare le promesse fatte dai suoi ancestrali.
Le cerimonie sono di straordinaria ricchezza, dai costumi e gioielli che le donne indossano alle cene offerte e balli tradizionali (samba-de-roda). La festa dura cinque giorni.


CUCINA
La cucina baiana é, senza dubbio, una delle più originali al mondo. Questa è gradita a molti sensi: alla vista, all'olfatto e al gusto, perché é bella, há un ottimo odore ed é gustosa.
Di origine africana, portoghese e indigena, la cucina tipica é molto varia. La predominanza é quella africana; si utilizza dell'olio di dendê (olio di palme) per dare colore e condire frutti di mare e pesci.
Sono le famose moquecas (pesce, gambero o altri frutti di mare conditi con sugo a base d'olio di dendê) e suoi contorni, come il vatapá (crema di gamberi e pane condito con l'olio di dendê e latte di cocco), e il carurú ( salsa di quiabo, tipica verdura baiana, condita con gamberi), la farofa di dendê (farina di manioca condita con l'olio di dendê), la salsa di peperoncino e altri cibi che provengono della manioca.
Decine di ristoranti offrono questi piatti. Allo stesso modo come si può trovare, in ogni angolo, le "merende", come l'acarajé (specie di crocchetta di crema di fagioli e cipolla, fritta nel dendê e servita riempita di gamberi secchi e salsa di peperoncino), l'abará (stesso impasto dell'acarajé piú condito, avvolto in foglie di banano e cotto al vapore), le cocadas (dolce fatto con cocco e zucchero) e il bolinho de estudante (delicata crocchettina di tapioca riempitiva e poco costosa), servite dalle baianas tipicamente vestite, con gonne lunghe, turbanti, e molte collane di colori diversi.
Le baianas piu ricercate stanno nel Largo de Santana, nel Rio Vermelho, sulla piazza di Itapuã, nella Pituba, nella Graça e sulla piazza di Amaralina.

          

RICETTE
Carurú
100 quiabi; 1 tazza di anacardi; gr.100 di noccioline tostati e macinati senza buccia; 1 tazza di gamberi affumicati senza buccia e macinati; 2 cipolle grandi; 1 tazza d'olio di dendê; sale; 4 tazze d'acqua calda; ginepro; aglio.
Procedimento:
Secondo la tradizione i quiabi devono essere tagliati in forma di cruce, nel senso longitudinale, e dopo in piccole rondelle molto sottili.
Mettere i gamberi secchi e macinati, la cipolla grattata, l'aglio, il sale, gli anacardi e le noccioline sul fuoco con l'olio di dende. Mettere i quiabi tagliati e le tazze d'acqua . Addizionare ancora altri gamberi secchi grandi ed interi. Lasciarli cuocere finché prendono consistenza di crema. Quando i semi dei quiabi diventano di colore rosa, è possibile toglierli dal fuoco.
Per la festa di São Cosme e São Damião, quando il carurú fá parte di promesse, é abitudine mettere sette quiabi interi. L'invitato che, per caso, trovi uno di questi sul piatto, avrà l'obbligo di offrire al santo un altro carurú.

Vatapá
½ botiglia d'olio di dendê; 2 cocchi grandi, kg ½ di gamberi affumicati; kg ½ di gamberi freschi; kg ½ di garoupa (tipo di pesce); g250 di noccioline tostati; kg 2 di cipolle; aglio; 20 pani piccoli; g250 di anacardi tostati; peperoncino; ginepro e coriandolo verde.
Procedimento:
Tolgiere la buccia più spessa del cocco e grattare la parte sottile. Lavare , grattare e stringere con un tovagliolino per ottenere il latte puro. Aggiungere alla parte che é rimasta un litro d'acqua calda e stringerlo nuovamente, conservandolo per bagnare la mollica di pane. Dopo che il pane prede la consistenza quasi cremosa, macinarlo, macinare anche le noccioline, i gamberi secchi, gli anacardi, il peperoncino e il ginepro. Aggiungere questa pasta al sugo, fatto con la garoupa e i gamberi conditi con le cipolle, l'aglio e coriandolo. Mettere tutto sul fuoco per prendere consistenza più densa. Dopo, aggiungere il latte di cocco più consistente e, finalmente, aggiungere due tazze d'olio di dendê. Puó essere mangiato freddo.

Moqueca di pesce
Kg 2 di qualsiasi pesce, tagliati in forma di filetto o di fette più piccole; 2 limoni; 2 cipolle; aglio; sale; 4 pomodori; 1 tazza d'olio di dendê; l'olio d'oliva; 1 tazza di latte di cocco; coriandolo verde; peperoncino (questo é opzionale).
Procedimento:
Trattare il pesce con molta acqua e molto limone. Dopo averlo tagliato, insaporire con sale, aglio, peperoncino, cipolla e pomodori, coriandolo e limone. Aggiungere l'olio di dendê e un pò d'olio d'oliva. Lasciarlo sul fuoco per mezz'ora. Alla fine aggiungere latte di cocco.

Acarajé
Kg1 di fagioli fradinho (tipici fagioli mangiati a Bahia); kg½ di cipolla; 1 cucchiaio grande di sale; 1 litro d'olio di dendê.
Procedimento:
Lasciare in ammollo i fagioli in acqua per tutta la notte. Sfregarli per slegare la buccia e lavarli per eliminarle. Macinarli insieme alla cipolla e poi frullarli finché la pasta diventa leggera. Insaporire con sale. Mettere l'olio di dendê dentro una padella, e quando sarà abbastanza caldo, prendere la pasta con un cucchiaio grande (ogni porzione come se fosse un pane piccolo) e friggerlo. Servire caldo, riempirlo con salsa di peperoncino e gamberi affumicati.


 
 
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